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Psicoterapia di coppia

Psicologia di coppia
Voglio amarti senza stringere, apprezzarti senza giudicare, unirti a me senza invadere, invitarti senza chiedere, lasciarti senza colpe, criticarti senza insultare, aiutarti senza biasimare … Se io posso avere le stesse cose da te, allora possiamo realmente incontrarci e arricchirci l’un l’altro.

V. Satir

Il legame che permette la formazione della relazione di coppia, tende ad essere caratterizzato da emozioni e sentimenti in costante mutazione. Il passaggio che definisce l’incastro iniziale verso una maturazione del rapporto è contraddistinto da passioni intense, necessità di tempo e spazio esclusivamente dedicato all’altro e una forte attrazione di natura fisica, espressione di quello che chiamiamo periodo dell’innamoramento, per sua natura estremamente intenso ma momentaneo.

La fase successiva è quella che si connota come fase più matura e stabile, dove le emozioni intense divengono via via più sfumate. Tale diversità, che segna normalmente il ciclo vitale della coppia, potrebbe essere percepita ed interpretata come un cambiamento ingestibile, a causa della delusione delle reciproche aspettative, specie quando la presa di consapevolezza dei limiti dell’altro e dei suoi difetti, fa sperimentare la convinzione o la paura di non poter proseguire la relazione.

Numerose sono poi le vicende di vita che possono mettere a dura prova il legame, eventi critici che minano la stabilità e che possono condurre alla necessità di richiesta di un aiuto esterno, volto al sostegno e al superamento di tali criticità, attraverso un percorso di psicoterapia di coppia.

Cosa conduce la coppia in terapia?

Accade piuttosto frequentemente che l’arrivo della coppia in terapia sia motivato da accuse reciproche che i partner si rivolgono, traducendo la richiesta di aiuto come un “modificare l’altro” per risolvere le problematicità e ripristinare equilibrio e serenità. L’altro viene così visto come unica causa del disagio, come portatore di responsabilità degli aspetti disfunzionali del rapporto.

Ciò che, invece, costituirebbe una nuova e realistica possibilità all’interno del percorso di terapia di coppia, sarebbe modificare tale punto di vista, spesso univoco e radicale, per assumerne uno diverso e più costruttivo, che preveda una personale messa in discussione nell’aver contribuito alla “crisi” generatasi, in altri termini, il proprio ruolo all’interno del rapporto di coppia.

Quando e perché richiedere una terapia di coppia?

La richiesta della terapia di coppia è possibile non solo quando entrambi i partner sono motivati perchè vivono il disagio, nonostante la diversità dei rispettivi punti di vista, ma anche se a presentare il disagio sia solo uno dei due, almeno superficialmente e apparentemente.

La terapia di coppia è consigliata soprattutto a coloro che stanno attraversando un periodo di stallo nella loro relazione, di blocco, in cui stare insieme è difficile, come altrettanto difficile, o addirittura non contemplato, a volte, è lasciarsi. Tale condizione comunemente si traduce in una evidente incomunicabilità, in una distanza emotiva o in totale assenza di intimità fisica che conducono all’irriconoscibilità dell’altro e un aumento esponenziale della conflittualità.

Il rischio di rottura del legame affettivo in età adulta è elevato quando il partner non rappresenta più una base sicura, ossia non risponde attivamente ai segali di richiesta di cura da parte dell’altro, manifesta atteggiamenti di rifiuto e/o di svalutazione del partner, si mostra disponibile in modo non continuativo oppure utilizza la minaccia di abbandonare l’altro e terminare la relazione.

Tale situazione può tradursi in una rottura nel legame di attaccamento, oppure far aumentare una dinamica di forte dipendenza, o ancora attivare la rabbia come risposta emotiva conseguenziale. Importante è sottolineare che gli schemi di relazione di coppia sono inevitabilmente appresi dalle esperienze passate, attraverso quelle che sono state le relazioni di attaccamento infantili con le figure genitoriali, una ulteriore area di riflessione e di indagine per chi scegliesse di affrontare un percorso di terapia di coppia. Imparare a riconoscere e a modificare questi schemi potrebbe permettere la sperimentazione di nuove risorse e nuovi comportamenti, più funzionali.

Per sintetizzare, la psicoterapia di coppia potrebbe rivelarsi un trattamento indicato laddove i due partner manifestano problemi sessuali e affettivi, incomunicabilità, maltrattamenti, tradimento, separazione e divorzio o una generale condizione di frustrazione e forte delusione, poiché ci si sente di vivere in una relazione in cui l’altro non risponde più ai propri bisogni. Tra gli eventi che conducono a stalli e difficoltà, troviamo gli attesi cambiamenti che segnano le tappe del ciclo vitale di una coppia come il matrimonio, la nascita di un figlio, la malattia, il lutto, il legame con le famiglie di origine ecc…

Quali sono gli obiettivi della terapia di coppia?

Obiettivo primario dell’intervento terapeutico è interrompere la spirale di interazioni negative al quale fanno seguito ulteriori scopi come: aiutare i partner ad attivare una reciproca comprensione, incrementare la loro capacità empatica, individuare le situazioni che innescano gli schemi disfunzionali, migliorare la capacità di esprimere le proprie emozioni e gestirle adeguatamente.

La possibilità di raggiungere tali obiettivi è fortemente legata sia alle motivazioni di entrambi i partner, che alla relazione col terapeuta. A tale proposito si considera necessaria la creazione di una valida relazione terapeutica, ossia un sano, rispettoso, empatico e flessibile legame tra terapeuta e pazienti.