
La nascita di un figlio: c’è posto per tre?
“Nascere presenta qualche inconveniente. Uno di questi è sicuramente la vita” (Michelangelo)
Il momento della nascita di un figlio è una fase delicata del ciclo vitale in quanto la coppia passa dal percepirsi una coppia di adulti, al vissuto di essere genitori, centrati oramai sulle funzioni di cura.
Tale passaggio è caratterizzato dalla condivisione di desideri, emozioni, sensazioni, ma anche di fantasie, paure ed aspettative.
Sarò in grado di essere un buon genitore? E se non saprò prendermi cura di lui?
Cosa accade in una coppia con la nascita di un figlio?
In questo nuovo contesto, il passaggio alla genitorialità costituisce spesso un banco di prova per l’alleanza tra i membri della coppia.
La coppia entra in una nuova fase del ciclo di vita trasformandosi in famiglia.
Come in ogni fase del ciclo vitale, anche questa presenta in sé specifici compiti di sviluppo cui la coppia deve andare incontro e momenti critici necessari al successivo passaggio.
Spesso, la nascita di un figlio costringe la coppia a ridefinire la propria identità in modo così profondo da provocare confusione nei neo genitori rispetto al nuovo ruolo e le nuove funzioni che dovranno svolgere.
Inoltre, la percezione di se stessi acquisisce una nuova dimensione che è quella storica, in quanto attraverso la relazione con il proprio figlio, ogni genitore rivive la sua infanzia e rielabora il proprio rapporto con i genitori.
Si estende, quindi, la linea generazionale, comprendendo la generazione futura e consolidando la precedente, quella dei propri genitori, oggi nonni.
Oltre alla neo-mamma per cui il periodo immediatamente successivo al parto può evidenziare una profonda fragilità emotiva, un senso di inadeguatezza, la sensazione di mancanza di punti di riferimento, cui si aggiungono tristezza e sensazione di vuoto sia per ragioni biologiche ma anche psicologiche, anche il neo-papà va incontro ad un periodo di profondi cambiamenti e ridefinizioni del sé con tutto ciò che esso comporta in termini di paure di responsabilità, gelosie nei confronti della partner o senso di esclusione nel rapporto diadico madre-bambino.
Da un punto di vista pratico, ci si accorge che gli stessi spazi si riducono enormemente fino anche a non bastare più, ma soprattutto cambia la gestione del tempo: il tempo, che prima veniva interamente dedicato alla coppia o a se stessi, deve essere irrimediabilmente rimodulato in funzione dei ritmi e dei bisogni del bambino.
In questa contesto fortemente stressante, lo spazio per la coppia viene enormemente ridotto, in termini di intimità, affettività e disponibilità reciproca a favore della cura del bambino.
Il rapporto di coppia diventa inevitabilmente più articolato e complesso, e inizia a muoversi lungo due direttrici: quella coniugale e quella genitoriale.
Compito fondamentale della coppia è quindi dover trovare un nuovo equilibrio, diverso dal precedente e riadattarsi per passare da una relazione diadica ad una relazione triadica.
Ma quali sono i compiti evolutivi cui la coppia è chiamata a rispondere?
Sono tre le funzioni che richiedono un riadattamento:
- ridefinire la relazione coniugale che deve fare spazio al terzo senza rinunciare alla propria dimensione di coppia;
- co-costruire il ruolo e le funzioni genitoriali, negoziando ad esempio sullo stile educativo da utilizzare;
- rimodulare i ruoli e la posizione di ciascun partner nei confronti della propria famiglia d’origine.
Ma cosa permette di superare una possibile crisi di coppia in questa fase così delicata?
La stabilità del legame consiste in questo continuo riadattamento e riorganizzazione.
Affinché ciò sia possibile occorre flessibilità di ruoli che consente alla coppia, nonostante la difficoltà del momento, di funzionare in maniera efficace, rinegoziando nuovi obiettivi.
Per approfondire:
- Binda W., Diventare famiglia. La nascita del primo figlio, Ed. Franco Angeli, 2000;
- Lubrano Lavadera A., Malagoli Togliatti M., Dinamiche relazionali e ciclo di vita della famiglia, Ed. Il Mulino, 2002;
- Recalcati M., Il segreto del figlio, Casa Ed. Feltrinelli, 2017.
Autrice: Lorella Cartia