
Crescere insieme: affettività e sessualità spiegate in famiglia
Affrontare in famiglia il tema dell’affettività e della sessualità è spesso complicato poiché è piuttosto comune la sensazione di inadeguatezza vissuta da molti genitori, motivo per il quale i figli, respirando l’imbarazzo che tale tematica rimanda, ricercano risposte in altri ambiti, online o attraverso la condivisione con il gruppo dei pari.
Eppure, parlare in modo sano e aperto di corpo, emozioni e relazioni ed educare all’affettività è un dovere degli adulti di riferimento, rappresenta un’opportunità per fornire un prezioso bagaglio di strumenti attraverso cui imparare a conoscersi, esplorarsi, poter vivere delle sane relazioni e costruire una solida base emotiva.
Perché è importante parlare di affettività e sessualità in famiglia e quando è giusto iniziare?
È possibile affermare che l’educazione affettiva di fatto ha inizio già nei primi anni di vita, nel momento in cui si insegna al bambino a nominare le emozioni che esperisce e manifesta, aiutandolo così a riconoscerle ed identificarle.
Se facciamo riferimento all’educazione sessuale, partendo dall’importanza di imparare a conoscere il proprio corpo, questa potrebbe iniziare già in età prescolare, in modo adeguato alle diverse fasce d’età.
Secondo il modello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2010), l’educazione sessuale dovrebbe essere “continua, graduale e adattata allo sviluppo del bambino, a partire dai primi anni”.
Come si potrebbe superare l’imbarazzo?
Provare difficoltà e sentirsi in imbarazzo è del tutto normale, ma alcune modalità per affrontare l’argomento sessualità ed affettività potrebbero essere le seguenti:
- Cercare di normalizzare il tema, poiché parlare di corpo, sessualità ed emozioni non dovrebbe essere vissuto come qualcosa di atipico od eccezionale, ma rientrare nell’ambito di argomenti quotidiani sui quali è sempre possibile avere un confronto, uno scambio ed una condivisione.
- Evitare atteggiamenti giudicanti, a tal proposito sarà indispensabile accogliere le domande dei propri figli non svalutandole o negando loro una risposta, anche se tali quesiti dovessero essere scomodi o imbarazzanti.
- Non temere di non sapere, ma cogliere questa eventualità come occasione per cercare insieme delle risposte ed informarsi.
Imparare a riconoscere, esprimere e regolare le emozioni è una competenza fondamentale per vivere in armonia con se stessi e con gli altri. Infatti i bambini che sviluppano un buon vocabolario emotivo saranno molto probabilmente adulti più consapevoli e capaci anche di gestire le relazioni.
Affrontare il tema delle emozioni, sessualità e relazioni significa inoltre parlare di rispetto, reciprocità oltre che di identità, per questo sia i più piccoli che i ragazzi necessitano di adulti che sappiano aiutarli a gestire anche quelle informazioni spesso confondenti ed alterate che arrivano da varie fonti, prima fra tutte dai social o dai coetanei, offrendo una cornice più adeguata dentro la quale imparare ad identificarsi e scoprirsi.
Per approfondire:
- Cole B., Mamma, papà, come nascono i bambini?, Mondadori, 2004;
- Pellai R., Il corpo nella mente. Educare i figli all’affettività e alla sessualità, Erickson, 2014;
- Zanetto F., Lanfranco M., Corpi e identità. Educare alla sessualità e alle differenze, Edizioni Gruppo Abele, 2013.
Autrice: Ilaria Corona