Studio psicologia a Roma | Contattaci

RICEVIAMO SU APPUNTAMENTO | PSICOTERAPIA ONLINE

Top

Legami a doppio nodo: la codipendenza affettiva

Ogni legame relazionale sottende un’innegabile necessità di vicinanza dell’altro pur mantenendosi il bisogno di spazi personali e di autonomia, che si tratti di relazioni amorose, familiari o amicali, in un equilibrato scambio tra “dipendenza” e indipendenza.
A volte però tale equilibrio potrebbe divenire fragile e precario rischiando di spostare la relazione nella direzione di un’unica polarità, come nel caso delle condizioni in cui si manifesta la codipendenza affettiva.

Ma cos’è la codipendenza affettiva e come si presenta?

Questo termine è stato utilizzato per la prima volta intorno agli anni ‘50 per identificare una specifica tipologia di legame in persone che tendevano a manifestare tale modello comportamentale con partner o membri della propria famiglia che presentavano una problematica di dipendenza da alcool o droghe.
Oggi l’accezione di codipendenza si è estesa a tutte quelle dinamiche relazionali che coinvolgono i membri del sistema in un rapporto che si costruisce e si fonda sulla necessità di sostenere e aiutare l’altro percepito come bisognoso di cure e vicinanza emotiva, in uno scambio assimilabile a quello tra una vittima e un salvatore!
La condizione di bisogno costituisce quel fattore che rappresenta il punto di connessione, nonché di continuità relazionale, dove il partner che presta cure e attenzioni è identificato come cardine di accudimento ed è a sua volta bisognoso di “sacrificarsi” in nome del benessere dell’altro, di salvarlo appunto, in un’interazione fortemente disfunzionale che rischia di divenire tossica.

In altre parole, la persona affettivamente codipendente tende a scegliere partner relazionali che presentano evidenti problematiche e per tali motivi ritenuti bisognosi di dedizione e accudimento.

E’ quindi una tipologia di legame che si fonda sulle necessità dell’altro e che viene in parte alimentato dall’illusoria ed inconscia convinzione che il partner possa soddisfare e colmare tali bisogni, innescando così una spirale di invischiamento che sbilancia pericolosamente gli equilibri nella direzione del controllo, della continua vigilanza e della conseguenziale riduzione dell’autostima e dell’autonomia per entrambi.

Quali sono i fattori più comuni che permettono di riconoscere ed individuare la codipendenza affettiva?

  • Predisposizione alla cura dell’altro come priorità rispetto alle personali esigenze che in tal modo non vengono riconosciute;
  • Manifestazione di comportamenti orientati al controllo anche ossessivo del partner;
  • Tendenza a stabilire confini relazionali poco chiari;
  • Timore del rischio di separazione e perdita che porta a consolidare l’idea illusoria che fino a quando il partner avrà bisogno di cure, il rapporto non potrà interrompersi.
  • Riduzione delle possibili dinamiche conflittuali e messa in atto di comportamenti compiacenti.

Per abbandonare le modalità relazionali codipendenti, essendo tossiche per entrambe le parti, è dapprima necessario approdare alla consapevolezza di esserne parte attiva e richiedere aiuto per disinnescare schemi relazionali e comportamentali che potrebbero danneggiare sia il singolo che il rapporto.
Un percorso di sostegno psicologico potrebbe fornire l’opportunità di elaborare il vissuto personale e le possibili cause che hanno gettato le basi della codipendenza e supportare nel processo di autoriflessione, incoraggiando al cambiamento, all’accettazione della storia personale e alla rinuncia del ruolo di salvatore!

Per approfondire:

  • Borgioni M., Dipendenza e controdipendenza affettiva, Alpes, 2015;
  • Lebruto A., Calamai G., Caccico L., Ciorciari V., Dipendenza affettiva, Erikson, 2022;
  • Noriega Gayol G., Il copione della codipendenza nella relazione di coppia, Alpes, 2015.

Autrice: Ilaria Corona

 

error: Contenuto protetto !!