Il timore di non essere visualizzati: che cos’è la FOMO?
La FOMO o Fear Of Missing Out, che tradotto letteralmente significa “paura di perdere qualcosa e di essere tagliati fuori”, rappresenta una condizione piuttosto comune, specialmente nella realtà giovanile alle prese con i social network, in cui la preoccupazione che assale chi ne è soggetto fa riferimento alla paura di non vivere esperienze positive che coinvolgono invece persone a lui vicine, conosciute o “visualizzate” sui social.
Il pensiero irrazionale che pervade l’individuo è di avvertire la mancanza di vissuti gratificanti e fonte di piacere che, al contrario di lui, stanno attraversando altre persone, consegnando la percezione di non riuscire a vivere le esperienze in modo significativo e positivo.
“Gli altri sì ed io no!”, questa rappresentazione della propria esistenza, a confronto con quella altrui, diviene causa di ulteriore malessere, di stress e di alimentazione di sentimenti negativi, come l’invidia e la tristezza per la propria condizione nella quale si identifica l’assenza di una felicità che si rivede nelle vite degli altri.
Tale continua modalità di paragone e confronto, rinforzato quotidianamente dalle immagini postate sui social in cui si esaltano momenti spensierati sperimentati dalle persone vicine, ha come ulteriore effetto il rischio di abbassamento dell’autostima, correlata anche all’ansia di sentirsi allontanati od esclusi dalla realtà sociale (anche da quella virtuale) o di non stare al passo con gli altri.
Tra le caratteristiche che contraddistinguono la FOMO, oltre alla presenza dell’ansia e della bassa autostima, si potrebbero citare il desiderio continuo di rimanere a contatto e sempre “connessi” con gli altri, che spesso produce atteggiamenti compulsivi di controllo di messaggi, visualizzazioni o like ricevuti, o ancora la correlazione con uno stato di profonda solitudine che questa paura tende ad incrementare ulteriormente.
Raramente chi soffre di FOMO è consapevole della sua condizione, ciò che invece si tende a percepire è una forte agitazione che solo parzialmente si riesce a placare, proprio attraverso l’attivazione del continuo controllo del telefonino.
La FOMO è particolarmente diffusa tra gli adolescenti, probabilmente anche a seguito di un massiccio utilizzo dei social in questa specifica fascia di età, anche se le cause che ne sottendono la comparsa sembrerebbero essere molteplici e legate sia all’ambiente e alla società in cui si vive, che a fattori prettamente individuali, come:
- Il bisogno ancestrale di appartenere ad un gruppo e sentirsi in esso autenticamente incluso;
- La diffusione dilagante dei social network che consentono un monitoraggio in tempo reale e continuo della vita altrui, delineando l’attivazione di un circolo vizioso fatto di timore di perdersi qualcosa che altri stanno vivendo, sentendosi così esclusi;
- I fattori individuali associati alla FOMO sono anche ricercabili in bisogni affettivi e mancanze da colmare o stati depressivi che spingono nella direzione di visioni sempre più negative di sé e della propria vita.
Le cognizioni e le emozioni che ne scaturiscono possono, inoltre, determinare ulteriori conseguenze che incidono negativamente sul benessere psicologico e fisico.
Per tali ragioni sarebbe necessario riconoscere la presenza della FOMO e attivarsi precocemente per contrastarne gli effetti potenzialmente dannosi in grado di interferire non solo sulla propria salute, ma anche sulla qualità delle relazioni interpersonali.
Potrebbe rivelarsi utile allontanarsi gradualmente dalla realtà virtuale dei social, connettendosi con l’esperienza personale reale, concreta e presente, valorizzando i rapporti umani diretti, le esperienze positive che si fanno o dedicarsi ad attività gratificanti che mettano in evidenza e rinforzino le personali competenze e capacità.
Inoltre, il sostegno di uno specialista del benessere potrebbe rappresentare una risorsa ulteriore per la migliore comprensione di sé e per facilitare la possibilità di focalizzarsi sui propri reali bisogni che necessitano di essere osservati e colmati.
Per approfondire:
- Bauman Z., La società dell’incertezza, Il Mulino, 2014;
- Giuffrè R., Notte digitale, Flaccovio, 2022;
- McGinnis P., Fomo Sapiens, Rizzoli, 2021.
Autrice: Ilaria Corona