Gli esami sono vicini… e l’ansia aumenta!
Il periodo che precede un esame scolastico è comunemente accompagnato da vissuti di ansia anticipatoria più o meno elevati e dall’aumento dei livelli di stress associati ad un evento percepito come molto importante.
Tutto ciò rappresenta una risposta emotiva e psicologica del tutto normale e anche funzionale, per certi aspetti, a migliorare la prestazione, permettendo di affinare la preparazione ed incrementare l’impegno.
Ma quando l’ansia diviene esagerata, ingestibile e tale da prendere il sopravvento sulla capacità di mantenere il controllo, allora tende a perdere la sua stessa funzione positiva e attivante e potrebbe, al contrario, comportare conseguenze negative, soprattutto se il risultato dell’esame viene ad essere considerato come prova del personale valore, della propria efficacia e competenza.
Ciò rischia di intaccare l’autostima e l’identità personale, aumentando la pressione rispetto alla necessità di raggiungere determinati risultati.
Si attiva, in questi casi, uno stato di ansia definita da prestazione che, oltre ad invadere i pensieri e le emozioni, determinando pessimismo, cognizioni negative di sé e forte frustrazione, genera la paura di un fallimento e di un giudizio negativo sulla propria persona, la propria intelligenza e le specifiche capacità.
Lo stato d’animo di ansia può inoltre ricadere sul piano corporeo con sintomi specifici come nausea, emicrania, insonnia, sensazione di scarse energie e mal di stomaco.
Ad aumentare i livelli di ansia da esame, oltre agli aspetti psicologici interni alla personalità, potrebbero intervenire pressioni esterne esercitate dalle aspettative degli altri e dal timore di non esserne all’altezza.
Quali sono i sintomi più comuni dell’ansia da esame?
Indubbiamente, per ogni individuo i sintomi possono variare nella loro manifestazione e nel grado di intensità, ma tra quelli più frequenti si riscontrano:
- Sintomi fisici come tremore, alterazione del battito cardiaco, svenimenti, difficoltà respiratorie, dolori addominali, secchezza della bocca.
- Sintomi cognitivi ed emotivi, come problemi a mantenere la concentrazione, vuoti di memoria, paura estrema fino all’attacco di panico, senso di inadeguatezza, rabbia.
- Sintomi comportamentali, quali difficoltà nel mantenere il sonno regolare, irrequietezza motoria, tendenza all’abuso di sostanze come alcol e fumo, costante agitazione, nervosismo ed evitamento.
Come affrontare e superare l’ansia da esame?
C’è da specificare che ogni storia e ogni persona sono realtà a sé, per tale motivo non può esistere una soluzione che sia considerata valida e funzionale per tutti, in ugual modo.
Il primo importante passo dovrebbe essere quello di comprendere il significato soggettivo che si nasconde dietro l’ansia e l’origine di questa.
Importante sarà lavorare al fine di allontanare idee irrazionali come quelle del perfezionismo e di attribuzioni negative che aggravano la visione di sé, producendo convinzioni alterate e pericolose come quella di “non essere sufficientemente bravi e meritevoli”.
Altrettanto funzionale potrebbe essere la riflessione sulle personali motivazioni legate agli obiettivi che si hanno e alle proprie reali passioni, per poter fronteggiare al meglio la paura.
Nel momento in cui l’ansia da esame dovesse raggiungere livelli invalidanti o bloccanti, tali da interferire con i personali obiettivi, ostacolando la realizzazione dei propri progetti, l’aiuto di un professionista potrebbe essere indispensabile per sostenere il processo di comprensione e gestione delle emozioni e per l’individuazione di strategie più adatte alle specifiche esigenze.
Per approfondire:
- Bartoletti A., Lo studente strategico, Ponte delle Grazie, 2017;
- Milanese R., L’ingannevole paura di non essere all’altezza, Ponte delle Grazie, 2020;
- Muthig M., Il piccolo sabotatore dentro di noi, Feltrinelli, 2021;
- Scott S.J., Riordina la tua mente, Armenia, 2017.
Autrice: Ilaria Corona