Studio psicologia a Roma | Contattaci

RICEVIAMO SU APPUNTAMENTO | PSICOTERAPIA ONLINE

Top

Il narcisismo digitale: tra sé e selfie!

L’era digitale offre infinite possibilità di rappresentarsi e di comunicare con gli altri.
Il fenomeno dei selfie e del narcisismo digitale rappresentano alcuni degli esempi, riflesso del nostro tempo e delle tecnologie che lo caratterizzano.
Dal punto di vista psicologico, il narcisismo corrisponde ad un tratto di personalità, che si manifesta nell’infanzia e adolescenza, in cui la persona sviluppa un senso di sé grandioso, preoccupazione eccessiva per la propria immagine e forte necessità di essere amata e apprezzata dagli altri.
L’uso dei social media e dei selfie può amplificare questi tratti in quanto fornisce un mezzo facile e veloce per ottenere feedback positivi da parte degli altri e aumentare la propria autostima.
È proprio l’avvento delle tecnologie digitali e dei social media che hanno dato vita a nuove forme di espressione del narcisismo, da sempre presente nella società umana.
Da un lato, la moda dei selfie è diventata un fenomeno diffuso che ha dato luogo ad una maggiore attenzione sull’immagine di se stessi e sull’esibizione di sé online.
Dall’altro, l’uso dei social media, come Facebook, Instagram, TikTok, ha permesso alle persone di condividere foto e video di se stessi in modo molto facile e veloce, con il risultato di soddisfare, apparentemente, i bisogni profondi di attenzione e apprezzamento da parte degli altri.

Ma cos’è il narcisismo digitale?

Questa tendenza ad apparire sempre di più enfatizzando alcune caratteristiche ed omettendone altre costituisce una forma di narcisismo digitale, in cui le persone cercano di migliorare la propria immagine attraverso la costruzione di una presenza online oltremodo positiva e attraente.
Si tratta di riempire il web di contenuti le cui caratteristiche siano in linea con quelli del narcisismo: grandiosa immagine di Sé, scarsa empatia nei confronti dei messaggi provenienti dall’altro, senso di superiorità e continua richiesta di ammirazione da parte di chi osserva.
L’abitudine di scattare selfie e condividerli sui social media è diventata così comune che molte persone hanno sviluppato una sorta di dipendenza da questa attività.
Questa dipendenza può portare ad un’eccessiva attenzione all’aspetto fisico, alla moda, alla posa della fotografia, piuttosto che alla spontaneità e all’autenticità dell’esperienza vissuta.
In altre parole, l’attenzione si sposta dal momento reale alla rappresentazione del momento online, mettendo in secondo piano l’esperienza autentica che perde quindi di significato e valore.
L’era digitale ci ha, inoltre, fornito strumenti (filtri, ritocchi fotografici) per manipolare foto e crearci una nuova immagine personale, meno realistica ma al tempo stesso attraente ed accattivante.

Quali conseguenze può comportare questa tendenza che spopola tra le diverse fasce di età?

L’ossessione per l’immagine di sé può determinare, ad esempio, a una maggiore ansia, depressione, insicurezza e bassa autostima, soprattutto quando le aspettative non corrispondono alla realtà.
Inoltre, l’eccesso di attenzione verso la propria apparenza può causare una scarsa considerazione di altri aspetti importanti della vita, come le relazioni sociali, il lavoro, l’attività fisica.
Il narcisismo digitale espone, inoltre, la persona ad una maggiore vulnerabilità alla critica e alle delusioni, in quanto, di frequente, diventa dipendente dall’approvazione degli altri, e ad un senso di insicurezza quando non ottiene la conferma desiderata.
L’idealizzazione di un’immagine di sé crea tuttavia un’illusione destinata ad infrangersi contro il muro della realtà con conseguenti sentimenti di frustrazione e insoddisfazione.

In che modo possiamo limitare gli effetti del narcisismo digitale?

Diverse strategie possono aiutare a superare il narcisismo digitale e sviluppare una sana autostima:

  1. ridurre l’uso dei social media e del tempo trascorso alla ricerca di un’immagine irreale di sé e di feedback positivi da parte degli altri;
  2. affinare l’autoregolazione emotiva, ovvero imparare a gestire le proprie emozioni e a regolare il proprio stato d’animo;
  3. dedicarsi allo sviluppo di abilità sociali, quali la propria sicurezza sociale e la capacità di relazionarsi con gli altri;
  4. investire tempo e risorse in attività che promuovano la crescita personale, come lo studio, l’apprendimento di nuove abilità, passioni o relazioni;
  5. nei casi più complessi, cercare il supporto di un professionista che aiuti a costruire un’autostima sana e realistica.

Per approfondire:

  • Boelle L., La famiglia nello specchio. Il narcisismo ai tempi del web, Franco Angeli, 2017;
  • Cirillo S., Il narcisismo digitale: un nuovo bisogno di ammirazione, Raffaello Cortina, 2018;
  • Foresti G., I narcisi digitali. Come i social network stanno cambiando la nostra identità, Ed. Franco Angeli, 2017;
  • Lipperini L., In fondo agli occhi. Il narcisismo nella cultura contemporanea, Raffaello Cortina, 2018.

Autrice: Lorella Cartia

 

error: Contenuto protetto !!