
Essere o non essere: i benefici psicologici del teatro
Il teatro e la recitazione rappresentano innegabilmente forme di espressione di Sé uniche nel concedere la possibilità di utilizzare diverse modalità comunicative e di acquisire maggiore consapevolezza dei propri vissuti interni ed emotivi.
I molteplici strumenti che forniscono, come il coinvolgimento del linguaggio non verbale unitamente a quello parlato, il potersi calare nei panni dei vari personaggi interpretati, rappresentano delle opportunità di effettuare un viaggio interiore e di scavare a fondo anche nella propria identità, agendo in modo positivo per il benessere emotivo, al punto che anche in ambito clinico l’attività teatrale è considerata una forma di terapia.
Non si tratta, quindi, solo di un’espressione puramente artistica, ma è stato ampiamente dimostrato che fare teatro, o semplicemente assistere a degli spettacoli, abbia effetti benefici sulla salute mentale, sociale e relazionale.
Nello specifico, quali possono essere alcune tra le conseguenze positive correlate al teatro?
- Innanzitutto la recitazione, come già menzionato, consente di meglio esplorare la conoscenza di Sé e delle proprie potenzialità permettendo di individuare aspetti sconosciuti, arricchendo la consapevolezza di chi siamo, di luoghi inesplorati della propria personalità, con conseguenze positive anche sull’autostima e sull’autoefficacia percepita. L’incremento dell’autostima, inoltre, agevola il consolidamento del senso di sicurezza e di fiducia nelle proprie capacità e negli altri.
- Recitare è anche un momento definibile e descrivibile come purificatorio, attraverso l’esercizio dell’interpretazione dei personaggi, dei quali si arriva a provare le emozioni più profonde, è possibile sublimare le proprie, esternando soprattutto quelle negative, a volte difficili da esprimere e condividere.
- Questa maggiore sintonizzazione con il personale mondo emotivo aumenta in parallelo la capacità comunicativa che diviene più efficace e tale da incentivare l’ascolto attivo e l’empatia.
- Attraverso l’affinamento dell’empatia si migliorano le relazioni interpersonali, stimolando le interazioni sociali, imparando a lavorare in gruppo e cooperando in modo sano e funzionale al benessere individuale e collettivo.
- Molte ricerche hanno messo in evidenza quanto la recitazione favorisca il funzionamento cognitivo, proteggendo dal graduale e naturale processo degenerativo delle funzioni mentali, poiché consentirebbe alla memoria e all’agilità mentale di mantenersi attive, grazie al lavoro sui processi di attenzione e apprendimento che simili attività richiedono, oltre che di aumento della capacità creativa, indispensabile per poter interpretare i diversi ruoli.
Il teatro quindi si presenta come importante opportunità per i benefici che comporta, uno strumento terapeutico a tutti gli effetti che garantisce una migliore consapevolezza identitaria, aprendo la strada, grazie al lavoro sull’autostima, sulla fiducia in se stessi e sulle emozioni, alle relazioni e a nuove occasioni di socializzazione e condivisione.
Per approfondire:
- Bonato F., Teatro educativo ed emozioni, Franco Angeli, 2021;
- Moreno J.L., Manuale di psicodramma, Astrolabio Ubaldini, 1985;
- Ruggieri V., L’identità in psicologia e teatro, Magi Edizioni, 2001.
Autrice: Ilaria Corona