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Vacanze al centro estivo: quali vantaggi?

La fine della scuola è sempre un momento molto atteso dai bambini e dalle famiglie, soprattutto perché coincide con l’arrivo della stagione estiva e con le meritate vacanze.

Non sempre questa fase è vissuta positivamente da tutti i genitori, alcuni riscontrano non poche difficoltà nel riuscire a riorganizzare la nuova routine facendo fronte agli impegni lavorativi e quotidiani che non terminano con la chiusura dell’anno scolastico.
C’è da precisare, inoltre, che in molti non possono contare sul supporto dei familiari nella gestione continuativa e giornaliera dei propri figli, ecco perché i centri estivi offrono l’occasione di essere una valida alternativa che offre numerosi vantaggi, pur presentando anche alcuni aspetti meno funzionali che proveremo ad osservare in questo articolo.
Trascorrere del tempo con i propri familiari, come i nonni che restano la principale fonte di sostegno e aiuto, restituisce ai bambini l’opportunità di sentirsi in un contesto protetto e sicuro, dall’altro lato però la poca varietà di attività da svolgere e la mancanza di condivisione del tempo con il gruppo dei coetanei potrebbe tramutarsi in esperienza di isolamento, solitudine e di scarsa stimolazione.
I centri estivi divengono allora una possibile soluzione, poiché non rappresentano semplicemente dei luoghi di mera custodia, ma propongono solitamente molteplici attività di natura ludico-ricreativa, educativa, sociale e sportiva, molto utili soprattutto per quei bambini che più di altri mostrano caratteristiche di difficoltà di socializzazione o di introversione e timidezza.

Quali possono essere i vantaggi di frequentare un centro estivo?

  • La maggior parte delle attività si svolgono all’aperto, con la conseguente opportunità di essere coinvolti in giochi di movimento, oltre che di scambio e relazione con i pari, imparando a condividere, confrontarsi, collaborare e socializzare, allontanando la noia, spesso compagna delle calde giornate estive trascorse in casa;
  • Nei centri estivi si possono apprendere le regole della vita di comunità, acquisendo maggior senso di responsabilità in un ambiente incentrato più sul divertimento che sulla prestazione e l’impegno, come avviene nel contesto scolastico;
  • L’esperienza del gioco è solitamente centrale e utile nel favorire l’acquisizione di regole di squadra e nell’ affinare competenze quali la cooperazione e la creatività;
  • Sperimentare attività che spaziano dall’intrattenimento e lo sport, alla musica, l’arte e il contatto con la natura, promuovendo lo sviluppo di nuove conoscenze e risorse.

Quali potrebbero essere i possibili svantaggi?

  • Un primo fattore dal peso consistente riguarda indubbiamente il lato economico, poiché è innegabile che i centri estivi sono, seppur non tutti, piuttosto costosi ed è spesso proprio questo uno dei principali motivi che determinano la scelta di rinunciare a tale opportunità;
  • A volte i centri estivi possono essere, seppur inconsapevolmente, considerati dai genitori come luoghi di delega ad altri adulti della responsabilità dei propri figli, riducendo drasticamente, inoltre, il tempo da poter trascorrere insieme;
  • Le numerose attività svolte nei centri estivi, per quanto come detto restano molto utili, potrebbero però rappresentare un sovraccarico di impegni che minerebbe quell’esigenza di svago e spensieratezza ricercata in vacanza.

Gli aspetti di vantaggio e svantaggio restano comunque variabili soggettive e valutabili da ogni famiglia sulla base delle specifiche esigenze ed obiettivi, oltre a tenere in stretta considerazione le caratteristiche, i bisogni e le attitudini del proprio figlio.

Per approfondire:

  • Azzali S., Fuori dal banco, Libreria universitaria, 2020;
  • Barone L., Manuale di psicologia dello sviluppo, Carocci, 2019:
  • Boriello P., Il centro estivo, Enea Edizioni, 2015.

Autrice: Ilaria Corona

 

 

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