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La psicologia dello sport: tra benessere e performance

La psicologia dello sport è una disciplina giovane ma in rapida crescita, che offre strumenti preziosi per migliorare le prestazioni sportive e il benessere psicofisico degli atleti.

Questa branca della psicologia si concentra su come i fattori mentali influenzano le prestazioni sportive e su come la partecipazione allo sport e all’esercizio fisico influisca sul benessere psicologico e fisico degli individui studiando gli aspetti psicologici, sociali, pedagogici e psicofisiologici dello sport.
Le radici della psicologia dello sport risalgono agli inizi del XX secolo, con Pierre de Coubertin, fondatore dei moderni Giochi Olimpici, che organizzò il primo convegno internazionale sugli aspetti psicologici dello sport nel 1913.
Negli anni successivi, la disciplina si è evoluta, passando dallo studio della personalità degli atleti all’analisi dei processi mentali ed emotivi che influenzano le prestazioni sportive.

Ma quali sono gli obiettivi della psicologia dello sport?

Uno degli obiettivi principali della psicologia dello sport è migliorare la performance degli atleti attraverso l’allenamento delle abilità mentali e psicologiche.
Questo include tecniche per aumentare la concentrazione, la motivazione, la gestione dello stress e dell’ansia.
Oltre a ciò, la psicologia dello sport si occupa del benessere psicofisico degli atleti, aiutandoli a gestire le pressioni competitive e a recuperare dagli infortuni.
La motivazione rappresenta un elemento chiave nella psicologia dello sport. Essa nasce su una base emotiva e spinge l’atleta all’azione, influenzando direttamente la sua performance.
Gran parte del lavoro degli psicologi dello sport consiste nell’aiutare gli atleti a sviluppare una mentalità vincente, superando le insicurezze e le paure che possono ostacolare le loro prestazioni.
Oltre agli aspetti individuali, la psicologia dello sport studia anche le dinamiche di gruppo e la coesione tra i membri di una squadra.
Una buona coesione di gruppo può migliorare la strategia di gioco e la performance complessiva della squadra creando una comunicazione efficace e un ambiente di supporto.

Quali possono essere le strategie per migliorare la concentrazione ed ottenere prestazioni ottimali nello sport?

Tra le tecniche più efficaci:

  • mindfulness e meditazione, che aiutano a sviluppare una maggiore consapevolezza del momento presente, riducendo le distrazioni e migliorando la concentrazione;
  • la visualizzazione, che consiste nell’immaginare mentalmente le azioni e i risultati desiderati. In questo senso, gli atleti possono visualizzare se stessi mentre eseguono perfettamente una tecnica o raggiungono un obiettivo, migliorando anche la fiducia in se stessi;
  • stabilire una routine pre-gara, che può includere esercizi di riscaldamento, stretching, respirazione profonda e visualizzazione;
  • tecniche di respirazione, come il respiro diaframmatico o la respirazione quadrata (inspirare per 4 secondi, trattenere per 4 secondi, espirare per 4 secondi, trattenere per 4 secondi) sono particolarmente utili;
  • la gestione delle distrazioni, ovvero la creazione di un ambiente di allenamento privo di distrazioni, per esempio l’uso di cuffie per bloccare i rumori esterni o la pratica di tecniche di focalizzazione mentale;
  • definire obiettivi a breve termine realistici S.M.A.R.T., ovvero specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e temporizzati;
  • tecniche di ancoraggio che utilizzano un gesto fisico o una parola chiave, ad esempio stringere il pugno o ripetere una parola motivante, per richiamare uno stato mentale desiderato;
  • l’allenamento mentale, come il biofeedback o il neurofeedback, che può aiutare gli atleti a monitorare e migliorare la loro concentrazione attraverso il feedback in tempo reale delle loro onde cerebrali;
  • dettare i tempi di pausa e recupero, ovvero prendere pause regolari e assicurarsi di avere un adeguato recupero per mantenere la concentrazione a lungo termine, bilanciando l’allenamento con il riposo.

È, infine, importante sottolineare che, oltre all’allenamento mentale, anche il supporto psicologico, sia in fasi critiche del ciclo vitale che come rafforzamento di risorse personali, può aiutare gli atleti a raggiungere nuovi livelli di eccellenza e godere di una maggiore soddisfazione personale e professionale.

Per approfondire:

  • Antonelli F., Psicologia dello sport, Edi Lombardo, 1977;
  • Bertollo M., Robazza C., Bertolacci A., Psicologia dello sport e della prestazione umana, Carocci Editore, 2015;
  • Cei A., Psicologia dello sport e dell’esercizio fisico, Il Mulino, 2013;
  • Robazza C.. Psicologia dello sport: teoria, ricerca e applicazioni, Ed. Centro Studi Erickson, 2004.

Autore: Lorella Cartia

 

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