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Educazione e futuro: combattere la povertà educativa

Al giorno d’oggi, sono tante le famiglie che versano in condizioni di disagio, non solo economico, ma anche culturale, sociale, intellettivo e psicologico.
Con l’espressione povertà educativa intendiamo un fenomeno complesso sempre più crescente che va oltre la semplice mancanza di risorse economiche. Essa rappresenta una privazione delle opportunità di apprendimento e sviluppo, influenzando profondamente il benessere psicologico e sociale dei bambini e degli adolescenti.
Secondo Save the Children, la povertà educativa è la “privazione della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”.
Questo fenomeno non solo limita l’accesso a risorse educative, ma influisce anche sulla capacità dei giovani di sviluppare competenze sociali e cognitive essenziali per il loro futuro.

Quali sono le cause della povertà educativa?

Le cause della povertà educativa sono molteplici e interconnesse:

  • le disuguaglianze economiche, ovvero le famiglie con risorse limitate spesso non possono permettersi attività extrascolastiche, libri o tecnologie educative adeguate;
  • il contesto sociale, ovvero la mancanza di supporto sociale e comunitario può ridurre le opportunità di apprendimento informale;
  • un sistema educativo non inclusivo che può esacerbare le disuguaglianze, non fornendo il supporto necessario agli studenti più vulnerabili.

Quali sono le conseguenze psicologiche della povertà educativa?

Vari ambiti dello sviluppo psicologico possono essere colpiti con risvolti negativi e un notevole ridimensionamento tra cui: autostima e motivazione che possono portare a un senso di impotenza e bassa autoefficacia; lo sviluppo cognitivo, che riduce le capacità di problem solving e pensiero critico; il benessere emotivo, spesso minacciato da stress ed ansia derivanti dalla percezione di essere svantaggiati rispetto ai coetanei.
Gli effetti a lungo termine della povertà educativa possono essere profondi e duraturi ed impattare su molteplici sfere individuali e collettive, e includono:

  1. effetti cognitivi ed accademici, che comportano un rendimento scolastico dei bambini che crescono in condizioni di povertà educativa inferiore rispetto ai loro coetanei. Inoltre, la mancanza di stimoli educativi può limitare lo sviluppo delle capacità cognitive, come il pensiero critico e la risoluzione dei problemi.
  2. effetti psicologici ed emotivi che riguardano, da un lato, una riduzione di autostima ed autoefficacia, e dall’altro, l’aumento del rischio di problemi di salute mentale, come ansia e depressione.
  3. effetti sociali e comportamentali in termini sia di isolamento sociale ed incapacità di creare o mantenere reti di supporto sociale; sia in termini di aumento di probabilità di comportamenti a rischio quali l’abbandono scolastico, l’uso di sostanze o condotte devianti.
  4. effetti economici e professionali che possono comprendere una limitazione nell’accesso ad opportunità di lavoro qualificato, riducendo il potenziale di guadagno e la stabilità economica a lungo termine, nonché un ostacolo alla mobilità sociale, che rende difficile per gli individui migliorare la propria condizione socioeconomica.
  5. effetti sulla salute fisica, ovvero le persone con un basso livello di istruzione spesso hanno un accesso limitato alle informazioni sanitarie e ai servizi medici, il che può influire negativamente sulla loro salute fisica.

Ma quali possono essere le strategie di intervento per contrastare questo fenomeno e garantire a tutti i giovani le opportunità necessarie per sviluppare appieno il loro potenziale?

Per contrastare la povertà educativa è essenziale adottare un approccio integrato ed inclusivo che richieda un impegno collettivo che coinvolga famiglie, scuole e comunità basato su:

  • supporto alle famiglie in termini economici e formativi per migliorare l’accesso alle risorse educative;
  • inclusione scolastica, ovvero promozione di politiche scolastiche inclusive che garantiscano supporto personalizzato agli studenti in difficoltà;
  • una comunità educante, ovvero la creazione di reti di supporto comunitario che offrano opportunità di apprendimento informale e socializzazione.

Per approfondire:

  • Finetti S., Promuovere l’educazione e contrastare la povertà educativa. Questione di paradigmi?, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2024;
  • Giancola O., Salmieri L., La povertà educativa in Italia. Dati, analisi, politiche, Ed. Il Mulino, 2023;
  • Save the Children Italia., Povertà educativa: privazione e opportunità, Save the Children Italia, 2014.

Autrice: Lorella Cartia

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