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Imparare prima, imparare meglio? Gli effetti dell’alfabetizzazione precoce

Offre realmente dei vantaggi accompagnare i bambini in età prescolare, ancora frequentanti la materna, all’apprendimento della scrittura e della lettura, sia da parte dei genitori che degli insegnanti?
Tale quesito si basa sull’idea o convinzione, piuttosto diffusa tra gli adulti di riferimento, che prima vengono acquisite alcune competenze scolastiche e più facilitato sarà il personale percorso scolastico, unitamente alla comune preoccupazione che il bambino possa non ritrovarsi al giusto passo con gli altri, fare fatica e, a causa di questo, rischiare di trovarsi di fronte a un carico eccessivo di ostacoli e difficoltà nei primi tempi di ingresso alla scuola primaria.
Ma è davvero così?
Quali sono allora i reali bisogni dei bambini?
Tali quesiti pongono diverse riflessioni su quali dovrebbero essere le priorità, gli obiettivi da voler raggiungere per supportare il proprio figlio, trovando però diverse risposte in base soprattutto alla soggettiva scala di valori presente in ogni coppia genitoriale.
Sarà necessario, allora, interrogarsi su ciò che si ritiene più importante tra ottenere valutazioni migliori e più elevate, nonché prestazioni di successo, o mettere in primo piano le esigenze emotive e relazionali di bambini di 4-5 anni.
Inoltre, numerosi studi hanno smentito il pensiero, radicato in molti, che prima si acquisisce competenza nella lettura e nella scrittura e meno ostacoli a lungo termine si incontreranno, grazie ad un apprendimento più solido, poiché, al contrario, un sovraccarico di impegno, di stimolazioni e compiti che tolgono tempo, spazio ed energie alla libertà di gioco e alla socializzazione potrebbero generare diverse risposte non propriamente positive, come stati di forte ansia, senso di inadeguatezza e di eccessiva pressione che non giocano a favore di un naturale e sano apprendimento, specie se parliamo di bambini che ancora non hanno sviluppato le competenze cognitive e motivazionali necessarie. Una fonte di vero stress, ma ciò è inevitabilmente legato all’atteggiamento genitoriale, alle aspettative riposte sul bambino e alle modalità con le quali l’apprendimento viene ad essere proposto (o imposto?).
Le stesse sopraccitate ricerche hanno poi evidenziato che non sussistono prove a dimostrazione che l’alfabetizzazione precoce produca effetti benefici che persistano nel tempo, mentre è ampiamente dimostrato che possa arrecare potenziali danni.
Tra le conseguenze negative a cui si potrebbe andare incontro nella scolarizzazione anticipata troviamo:

  • Eccessivo sovraccarico di aspettative riversate sul bambino che potrebbe percepire di dover dimostrare di essere sempre all’altezza, stimolandolo alla competizione con i compagni o ad attribuire troppa importanza alle prestazioni scolastiche;
  • Confusione nel momento in cui si imbatte nei metodi degli insegnanti che potrebbero essere molto diversi da quelli utilizzati in precedenza;
  • Facilità nel distrarsi, aumento dell’ansia e dell’emozione della noia poiché si troverà a ripetere, specie ad inizio anno scolastico, cose che già conosce, perdendo curiosità, stupore e desiderio di scoperta.

L’alfabetizzazione anticipata sembrerebbe quindi non produrre i vantaggi sperati, mentre a risultare molto più efficace ai fini dell’apprendimento resterebbe il gioco libero, lo strumento, del tutto spontaneo e naturale che ogni bambino utilizza per imparare, per comprendere l’importanza della socialità e della collaborazione, per conoscere le regole e misurarsi attraverso esse e, non per ultimo, apprendere la regolazione delle proprie emozioni!
Lasciamo, allora, al gioco spontaneo il compito di accompagnare i nostri figli lungo il cammino di crescita e sviluppo perché è soprattutto giocando che colorano i propri sogni, arricchiscono il pensiero, formano idee, sviluppano competenze e affinano capacità!

Per approfondire:

  • Cornoldi C., Processi cognitivi, motivazione e apprendimento, Il Mulino, 2018;
  • Grey P., Lasciateli giocare, Einaudi, 2015;
  • Malacrida M., Educare alle emozioni, Franco Angeli, 2021.

Autrice: Ilaria Corona

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