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Siblings: un legame oltre l’invisibile

Quando si parla di famiglie con un membro disabile, spesso l’attenzione di tutti, compresa la società stessa, è concentrata sulle sfide e sulle necessità della persona che presenta disabilità.
Tuttavia, un aspetto altrettanto importante ma spesso trascurato è l’esperienza dei cosiddetti “siblings”, ovvero i fratelli e le sorelle di individui con particolari esigenze, come disabilità, patologie croniche o disturbi del neurosviluppo, spesso lasciati in secondo piano nell’analisi del vissuto emotivo e psicologico familiare.
Considerati i membri “sani” della famiglia, i sibling finiscono per diventare i figli invisibili di un sistema famigliare troppo spesso affaticato e oltremodo stressato che, per la propria sopravvivenza, converge tutte le energie fisiche e mentali sulla criticità più evidente che, il più delle volte, necessita di interventi quotidiani immediati e totalizzanti.

Ma quali sono i vissuti emotivi, psicologici e sociali dei siblings?

La loro esperienza può essere caratterizzata da una vasta gamma di emozioni complesse:

  • una sensazione di “invisibilità”, ovvero i loro problemi possono sembrare meno importanti rispetto alle problematiche legate alla malattia del fratello o della sorella e farli sentire isolati o trascurati, specialmente se le esigenze dell’altro membro della famiglia monopolizzano l’attenzione familiare;
  • sentimenti negativi come rabbia, vergogna, gelosia e imbarazzo che spesso i siblings non si sentono liberi di esprimere sperimentando sensazioni di colpa, o di essere sopraffatti dalla responsabilità di assumere un ruolo di cura;
  • ambivalenza riguardo al coinvolgimento nelle cure e confusione di ruolo all’interno della famiglia, ovvero da un lato, possono sperimentare amore, compassione e un senso di responsabilità nei confronti del fratello o della sorella disabile, dall’altro, potrebbero provare frustrazione, rabbia o gelosia a causa dell’attenzione aggiuntiva rivolta al membro disabile;
  • problematiche di “internalizzazione” (ansia, depressione, ridotta autostima) o “esternalizzazione” (atteggiamento aggressivo, difficoltà relazionali);
  • paura e stress, per esempio per l’esito della malattia, i comportamenti del fratello o della sorella e la possibilità di trasmettere la malattia ai propri figli, e conseguenti domande sul proprio futuro e sul ruolo di prendersi cura del fratello o della sorella disabile.

I sibling assumono spesso, infatti, un ruolo significativo nella cura e nel sostegno del fratello o della sorella con disabilità.
Questo può implicare responsabilità aggiuntive, come assistenza nelle attività quotidiane, supporto emotivo e partecipazione agli appuntamenti medici.
Mentre questa esperienza può essere gratificante e promuovere lo sviluppo di qualità come l’empatia e la compassione, può anche generare stress e una eccessiva responsabilizzazione.
Nonostante tali vissuti e la fatica di questa esperienza, crescere con un fratello disabile può anche creare legami straordinari e una intima connessione familiare basata sulla comprensione reciproca e sulla condivisione profonda, risorse fondamentali di sostegno e forza durante i momenti difficili.

Quali strategie possono risultare utili per i siblings?

Oltre ad offrire loro supporto psicologico, riconoscendo i loro sentimenti e fornendo loro spazi sicuri per esprimersi, è importante:

  • incoraggiare una comunicazione aperta tra i siblings e gli altri membri della famiglia: parlare dei propri sentimenti, preoccupazioni e paure può aiutare a ridurre lo stress;
  • fornire informazioni chiare sulla condizione del fratello o della sorella: la comprensione di ciò che sta accadendo può ridurre l’ansia e la paura;
  • coinvolgerli in gruppi di supporto o attività con altri giovani che vivono situazioni simili: condividere esperienze può essere rassicurante e ridurre l’isolamento;
  • garantire loro un tempo per sé stessi, quali attività ricreative, hobby o momenti di relax possono aiutare a ridurre lo stress;
  • sostenerli nel trovare un equilibrio tra il prendersi cura del fratello o della sorella e il perseguire i propri obiettivi personali.

Per approfondire:

  • De Lillo A., Pace U., Fratelli speciali: Vivere e crescere con un fratello disabile, Ed. Franco Angeli, 2012;
  • Florit E., Gatta M., Sorelle e fratelli di bambini con disabilità, Ed. Franco Angeli, 2015;
  • Guidetti V., I fratelli speciali: Relazioni e supporto, Edizioni Centro Studi Erickson, 2005;
  • Rondi M., Florit E., Fratelli e sorelle: La sfida di crescere insieme, Carocci editore, 2012.

Autrice: Lorella Cartia

 

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