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Ti cancello dalla mia vita: cos’è la PAS?

Che cos’è la PAS o altrimenti detta Sindrome da alienazione parentale e come è possibile individuarla nei bambini?
Questa particolare sindrome, di cui il primo a parlarne è stato lo psichiatra Richard Gardner nel 1992, si manifesta in talune specifiche circostanze che fanno seguito a situazioni di divorzio o separazione coniugale caratterizzate da forte conflittualità e laddove uno dei due membri della coppia genitoriale, con modalità più o meno consapevoli e volontarie, agisce sui propri figli atteggiamenti finalizzati a creare distanza con l’altro genitore, conducendo il figlio a credere di voler realmente e autonomamente allontanare il genitore ritenuto colpevole, disfunzionale e “cattivo”.
In questo processo di continua costruzione di un’idea del genitore alienato come malevolo, maltrattante o abusante (in casi estremi di PAS), il bambino tenderà, con molta probabilità, ad entrare in stretta sintonia con l’alienante, mostrando così sentimenti di disprezzo, rabbia e odio verso l’altro, il cosiddetto appunto genitore alienato, divenendo parte attiva del conflitto coniugale di cui, in realtà, è la principale vittima.
La PAS, quindi, si costituisce come disturbo rappresentante una specifica dinamica di un sistema familiare disfunzionale e patologico che ricade pericolosamente sui minori, sulla qualità della relazione con entrambi i genitori, sulla formazione della personalità del bambino, aumentando notevolmente la possibilità di rischi per il benessere psico-fisico dei più piccoli.
Quando la separazione si presenta come molto complessa e conflittuale, con i bambini coinvolti direttamente in questo stesso conflitto, tra i rischi sopra accennati si potrebbero riscontrare: abbassamento dell’autostima, manifestazione del disturbo d’ansia da separazione, disturbo dell’attaccamento, problemi scolastici, identitari e relazionali/sociali, disturbi depressivi e dell’adattamento.
È importante specificare però che, laddove ci si dovesse trovare realmente in presenza di situazioni provate di maltrattamento, abuso o trascuratezza, l’atteggiamento di distanza ed ostilità del bambino verso il genitore che agisce quanto suddetto sarebbe del tutto giustificato, non potendo quindi parlare di PAS.
Altra caratteristica del bambino che manifesta la PAS è la tendenza ad idealizzare il genitore alienante, emulandone i comportamenti o utilizzando il suo stesso linguaggio contro l’altro genitore che diviene bersaglio di critiche e denigrazioni. Per poter identificare i primi segnali di possibile insorgenza della PAS, Gardner suggerisce di osservare l’eventuale presenza di otto fattori:

  • Campagna di denigrazione. Il bambino, spesso favorito dal genitore alienante, rifiuta assiduamente il genitore alienato, si allontana da lui senza apparente motivo.
  • Razionalizzazioni deboli, superficiali o assurde per giustificare il biasimo. I bambini tendono a motivare il loro comportamento con spiegazioni inconsistenti, poco realistiche e irrazionali, esagerate o prive di logica.
  • Mancanza di ambivalenza. Non esistono vie di mezzo, il genitore alienante è identificato con caratteristiche completamente positive e idealizzato, l’alienato in modo totalmente negativo e svalutato.
  • Pensatore indipendente. Il bambino afferma di non subire alcuna pressione o condizionamento e di aver preso autonomamente la decisione di allontanare il genitore giudicato “cattivo”.
  • Appoggio automatico al genitore alienante. Il bambino appoggia totalmente il genitore alienante, dandogli sempre ragione.
  • Assenza di senso di colpa. Il figlio risulterà freddo e incapace di provare dispiacere o colpa.
  • Scenari presi a prestito. Utilizzo di termini, vocaboli ed espressioni non proprie ma derivanti da altri e spesso non in linea con lo sviluppo cognitivo.
  • Estensione delle ostilità. Il minore mostrerà col tempo rifiuto ed ostilità anche verso i familiari o gli amici del genitore alienato.

In conclusione, è necessario ed importante sottolineare fortemente il diritto di ogni bambino, figlio di genitori separati o divorziati, alla bigenitorialità e ad uno sviluppo sereno, nonostante condizioni dolorose, come quelle della stessa separazione dei propri genitori. Sarà altrettanto essenziale spiegare ai più piccoli quanto la scelta di mettere fine ad una relazione che non funziona più sia una scelta finalizzata a vivere meglio e nel pieno diritto, anche per gli adulti, alla propria autentica felicità e al proprio benessere.
Ma la violenza e i danni che la PAS può recare sono davvero molteplici e pericolosi, per questo sarebbe necessario prevenire tali eventualità o affidarsi a professionisti esperti in grado di accompagnare la coppia in via di separazione all’elaborazione di questo duro passaggio, mediando la conflittualità, laddove presente.

Per approfondire:

  • Montecchi F., I figli nelle separazioni conflittuali, Franco Angeli, 2016;
  • Pingitore M., Nodi e snodi nell’alienazione parentale, Franco Angeli, 2019;
  • Sacchelli D., Separazioni conflittuali, Edra, 2018.

Autrice: Ilaria Corona

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