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Confini sani: la chiave per relazioni equilibrate

Tutte le relazioni umane, sia in ambito personale che professionale, costituiscono la base della nostra vita sociale e psicologica e per questo rivestono una fondamentale importanza.
Affinché siano adeguate e sane diviene indispensabile definire dei confini chiari, seppur non in maniera eccessivamente rigida.

Cosa sono i confini e perché sono importanti?

È possibile identificare i confini in senso psicologico come linee invisibili che demarcano i limiti tra il nostro Sé e gli altri.
Limiti intesi come emotivi oltre che fisici, che consentono di tutelare la nostra identità.
Infatti, l’assenza di confini chiari potrebbe aumentare il rischio di far vacillare la propria autonomia mettendo in primo piano le esigenze altrui e di sperimentare per questo risentimento, malessere e frustrazione, non centrando l’attenzione sui personali bisogni e facendo venir meno il contatto con se stessi.
Nell’ambito delle relazioni personali, la presenza dei confini potrebbe aiutare a:

  • Identificare i nostri limiti emotivi provando, ad esempio, a dire dei “no” ad alcune richieste da parte degli altri senza per questo colpevolizzarsi;
  • Preservare gli spazi e gli interessi personali al fine di mantenere l’autonomia e l’individualità;
  • Saper riconoscere e rispettare a nostra volta anche i confini altrui, così da poter determinare un contesto interpersonale dove si respiri comprensione e fiducia reciproca.

Anche nell’ambiente lavorativo, i confini sono importanti e necessari poiché:

  • Aiutano a meglio gestire il peso emotivo imparando a separare il contenuto delle proprie emozioni dalle dinamiche professionali;
  • Permettono di riconoscere con maggiore lucidità eventuali segni di un sovraccarico di stress e adottare le giuste modalità per difendersi;
  • Consentono di apprendere una competenza comunicativa di tipo assertivo utile ad esprimere con chiarezza e in modo diretto i propri pensieri e opinioni, senza prevaricare gli altri né sottomettersi, rinforzando di conseguenza l’autostima e l’autoefficacia.

È importante precisare che la presenza di confini nelle relazioni non determina allontanamento, ma rende possibile la regolazione della vicinanza; quando questi sono definiti correttamente, si può giungere ad una maggiore libertà di espressione evitando incomprensioni e possibili conflitti, sia nella sfera privata che lavorativa.
Per fare alcuni esempi, i confini si possono definire a più livelli, fisico (esigenze legate all’avere spazi privati), emotivo (provare liberamente emozioni non sentendosi per questo giudicati) e mentale (sentirsi legittimati a mantenere saldi i propri valori, pensieri e credenze).
In conclusione, definire e riuscire a mantenere confini sani è fondamentale per l’equilibrio relazionale e per raggiungere benessere e gratificazione.
I confini possono proteggerci nel rispetto anche degli altri, definendo relazioni più autentiche. Investire sul nostro benessere e sulla presa di consapevolezza dei propri limiti è un passo vitale nella direzione anche della costruzione di legami sani e soddisfacenti.
Queste linee invisibili delimitano ciò che appartiene a noi e ciò che è dell’altro relativamente alle cognizioni, alle emozioni, alle necessità e agli spazi individuali.
In tal senso, un supporto terapeutico potrebbe favorire l’acquisizione di consapevolezza della natura dei nostri legami e l’individuazione dei giusti confini laddove siano distrutti, disfunzionali o difficili da delineare.

Per approfondire:

Autrice: Ilaria Corona

 

 

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