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Babbo Natale è più forte del covid!

Il Natale è un momento magico per tutti, bambini che aspettano trepidanti l’arrivo di Babbo Natale e dei suoi doni, e adulti che riscoprono la loro parte più infantile e pronta a lasciarsi trasportare da quell’atmosfera incantata e ricca di luci, colori e profumi, caldi nonostante il freddo.
Ma come sarà questo Natale?
Il pensiero ricorrente e per molti preoccupante è “riusciremo a ricreare e mantenere quell’atmosfera tanto desiderata e, soprattutto, a regalarla anche ai nostri bambini?
Certamente, il periodo attuale non aiuta e non facilita neanche un contesto in cui a fare da padrone dovrebbe essere un pandoro e non una pandemia (di cui condivide solo il prefisso)!
Gli abbracci, ancora più significativi in questi momenti di intimità e di festa con parenti ed amici devono lasciare il posto a nuove manifestazioni di affetto e di appartenenza come sguardi più intensi e gomiti che si sfiorano come calici per brindare.
In questo clima a tratti surreale e ben lontano dall’immaginario comune e dalle migliori tradizioni diventa ancora più determinante il ruolo dei genitori e delle più importanti figure di riferimento per i bambini.
Gli adulti si trovano, infatti, davanti ad un duplice compito: da un lato, quello di rassicurare e garantire un ambiente sano, caldo e ancora più accogliente per i piccoli riuscendo a cogliere e a comprendere la delusione per il Natale che avrebbero voluto e quello cui dovranno adattarsi trasformandola in possibilità di scoperta di nuovi giochi, nuove risorse e di un tempo più ricco da vivere con la propria famiglia; dall’altro, a loro spetta il compito di contenere anche le proprie personali preoccupazioni, ansia o delusione allo stesso modo presenti, trovando insieme una nuova modalità di adattamento e di utilizzo del tempo.
Ma come realizzare tutto questo e riuscire ad adattarsi ai cambiamenti che questo periodo storico ci impone anche rispetto alle festività natalizie?
Una strategia utile potrebbe essere quella di non rinunciare ad addobbare la propria casa coinvolgendo i bambini in maniera ancora più partecipe, o preparando con loro dei biscotti “per coccolare un Babbo Natale ancora più infreddolito!”.
È bene, comunque, per gli adulti riservarsi uno spazio intimo in cui poter essere consapevoli delle proprie emozioni negative o invasive ed elaborarle in modo da poter essere più efficaci e responsivi per i figli.
Un’ulteriore strategia, ancora più valida e importante, potrebbe essere quella di rassicurare i bambini che Babbo Natale arriverà anche quest’anno, senza negare la difficoltà del momento che anche i più piccoli hanno percepito, ma magari provando a spiegare loro che, nonostante ci troviamo davanti ad un periodo delicato e mai sperimentato, anche Babbo Natale si è attrezzato contro questo virus cattivo e, munito di mascherina e guanti, con renne quest’anno distanziate l’uno dall’altra di un metro, porterà a tutti i bambini i propri doni, questa volta entro le 22!
In soccorso degli adulti un po’ disorientati rispetto a cosa rispondere ai piccoli sull’arrivo di questo vecchietto con barba bianca, abito rosso e pancione strabordante da una cinta nera è accorsa anche la responsabile dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) che ha rassicurato tutti i bambini del mondo preoccupati e in trepidante attesa, sulle condizioni di salute di Babbo Natale che, nonostante la sua veneranda età, è più forte del covid e sarà presente, come tutti gli anni, per distribuire tutti i regali nella notte più importante per loro.

Per approfondire:

  • Chiedere a Babbo Natale e, per conferma, alla responsabile dell’Oms;
  • Interrogare le proprie emozioni più intime;
  • Fidarsi della resilienza dei bambini.

Autrice: Lorella Cartia

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