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Tra streghe, mostri e animali spaventosi. Quali sono le paure dei bambini?

La paura si presenta come emozione dalle molteplici sfaccettature, spesso da considerare in relazione al vissuto personale e alle specifiche caratteristiche di personalità di ogni individuo.
Tutte le paure però sono accomunate da una medesima risposta emotiva, rappresentata da sensazioni fisiche e reazioni comportamentali (come l’immobilità, l’attacco o la fuga, sudorazione, modificazione del battito cardiaco, contrazione muscolate ecc.) che in alcune circostanze possono divenire esasperate e difficili da controllare.
È importante ricordare che questa “sgradevole” emozione ha una specifica funzione protettiva, tanto da essere presente sin dai primi mesi di vita, necessaria alla crescita e allo sviluppo del bambino poiché aumenta la possibilità di identificare i pericoli e difendersi da essi.
Aiuta, quindi, a reagire di fronte alle circostanze ambientali potenzialmente minacciose con rapide risposte, salvaguardando la sopravvivenza.
La paura consente di prepararsi, fisicamente e psicologicamente, ad affrontare prudentemente situazioni rischiose, oltre a permetterne la valutazione.
Diviene però un vero e proprio problema laddove impedisca ed ostacoli la quotidianità del bambino, limitandone i comportamenti e la socialità.
Ma quali sono le principali paure dei bambini?

Per quanto sussistano delle differenze individuali, come accennato precedentemente, ne esistono alcune piuttosto comuni.
Tra queste, una paura che tende a presentarsi intorno al primo anno di vita è quella degli sconosciuti, unita presumibilmente al forte timore, anch’esso comune, di veder minacciato il legame di sicurezza con le figure genitoriali, fonte di una profonda angoscia di separazione.
Saranno, in tali circostanze, fondamentali, per consentire al bambino di elaborare questa emozione, le risposte date dai genitori, che dovranno essere caratterizzate da rassicurazione, accoglienza e vicinanza.
Per poter affrontare l’estraneo e l’ignoto, così come il cambiamento o ciò che ancora non si conosce, è necessario poter contare su una base sicura in grado di alimentare il senso di fiducia verso di sé e verso gli altri.
Altre paure tipiche dell’infanzia possono derivare dall’ambiente esterno e modificarsi in base alla cultura di appartenenza, come la paura del buio, di mostri e streghe, dei temporali, di alcuni animali anche immaginari, paure che tendono ancor più a presentarsi parallelamente allo sviluppo cognitivo del bambino, soprattutto quando il pensiero si fa più ricco e fantasioso con la comparsa, intorno ai tre anni di età, dell’immaginazione.
Per poter aiutare i piccoli ad elaborare e affrontare questi timori, specie quando divengono frequenti e motivo di forte preoccupazione, è innanzitutto importante imparare a decifrare i messaggi, spesso di natura non verbale, che il proprio bambino invia, come cambiamenti di espressione, pianto frequente o particolari disegni, per poi sostenerlo nella verbalizzazione del suo stato d’animo, poiché ignorare o lasciare nel silenzio alcune fantasie potrebbe aumentare la creazione di uno scenario immaginato ancora più spaventoso.
Un’altra valida modalità, specie con i bambini più piccoli, è rappresentata dalla narrazione di racconti o favole in cui sarà possibile sperimentare non solo il riconoscimento, l’identificazione e la comprensione di paure che loro stessi provano, ma anche eventuali soluzioni e strategie per poterle superare.
In conclusione, l’aspetto più importante di fronte alle piccole e grandi paure infantili resta l’atteggiamento comprensivo ed empatico mostrato dall’adulto, che avrà il principale compito di fornire supporto e rimandare sicurezza, non cadendo nella pericolosa trappola di sottovalutare o sminuire ciò che sta provando il proprio figlio.
Anche quando le paure appaiono come irrealistiche o “esagerate”, dietro c’è sempre una richiesta di attenzione, di desiderio di essere visti, di conforto e di sicurezza che non possono essere ignorati.

Per approfondire:

  • Bowlby J., Una base sicura, Raffaello Cortina, 1996;
  • Cohen L., Le paure segrete dei bambini, Feltrinelli, 2017;
  • Oliviero Ferraris A., Psicologia della paura, Bollati Boringhieri, 2013.

Autrice: Ilaria Corona

 

 

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