
L’ultima frontiera del nutrimento: l’allattamento digitale
In un’epoca in cui gli smartphone, i tablet e altri dispositivi sono onnipresenti, l’ “allattamento digitale” è diventato un argomento cruciale per genitori, educatori e psicologi.
Essa è una espressione che descrive l’uso della tecnologia digitale per educare, intrattenere e calmare i bambini.
Ma cosa si intende per allattamento digitale?
L’allattamento digitale fa riferimento, nello specifico, all’utilizzo di dispositivi elettronici come “pacificatori” per i bambini.
Questo può includere il mettere un cartone animato su un tablet per calmare un bambino agitato o usare app educative per intrattenere i bambini piccoli.
Se, in alcune circostanze possono costituire un momento di condivisione in famiglia, per esempio guardare un film insieme, in altre possono interferire con le relazioni interrompendo la connessione tra gli individui.
Questo fenomeno, particolarmente significativo se guardiamo alla relazione tra genitori e figli, viene anche definito con il termine technoference per sottolineare l’interferenza del digitale sulle relazioni interpersonali e le sue ripercussioni sulle risposte del caregiver e sullo stile di attaccamento futuro.
Quali sono i possibili vantaggi dell’allattamento digitale?
Tra i principali benefici possiamo includere:
- l’accesso a contenuti educativi, come app educative e specifici programmi televisivi che possono fornire ai bambini risorse per l’apprendimento in modo interattivo e coinvolgente;
- la possibilità di calmare ed intrattenere i bambini in situazioni stressanti, come durante i lunghi viaggi in auto o in ambienti nuovi;
- lo sviluppo delle competenze tecnologiche e digitali che potrebbero essere utili nella loro futura vita lavorativa e professionale.
Nonostante i punti di forza, non possiamo sottovalutare i rischi che tale esposizione, soprattutto se continua e prolungata, possa portare con sé in termini di sviluppo cognitivo, emotivo e sociale per i bambini di oggi e adulti di domani.
Tra questi, ne sottolineiamo alcuni, quali:
- dipendenza dalla tecnologia, ovvero, l’uso eccessivo dei dispositivi potrebbe comportare effetti simili a quelli di una vera e propria dipendenza passando da una immediata gratificazione a tutti i sintomi di astinenza con l’effetto opposto a quello iniziale che i bambini possono diventare meno capaci di calmarsi o intrattenersi in assenza di uno schermo;
- riduzione delle interazioni sociali e delle relazioni tra pari soprattutto faccia a faccia, fondamentali per lo sviluppo delle competenze sociali e comunicative;
- effetti sullo sviluppo cognitivo dei bambini con peggioramento della qualità del sonno, della vista e delle funzioni cognitive;
- contenuti inappropriati e non adatti all’età dei bambini, senza una supervisione adeguata dell’adulto.
Ma, allora, nel bilancio tra vantaggi e rischi, cosa scegliere?
Le strategie per un uso responsabile ed equilibrato dovrebbero prendere in considerazione:
- stabilire limiti di tempo per l’uso dei dispositivi digitali per prevenirne l’eccesso, magari concordando insieme al bambino e prima di ogni accesso, chi spegnerà lo schermo e il tempo rimanente. A tal proposito, l’American Academy of Pediatrics raccomanda di limitare l’uso dello schermo a un’ora al giorno per i bambini dai 2 ai 5 anni;
- prestare attenzione alla scelta dei contenuti, ovvero optare per contenuti di alta qualità e appropriati per l’età. In questo senso, le app educative dovrebbero essere interattive e coinvolgenti, piuttosto che passive;
- facilitare il coinvolgimento dei genitori nell’esperienza digitale dei loro figli, utilizzando i dispositivi insieme a loro e discutendo di ciò che stanno vedendo o facendo. In tal modo, il genitore ha la possibilità di accompagnare anche la normale curiosità del bambino verso il mondo web garantendogli il proprio ruolo di base sicura;
- scegliere attività alternative, ovvero promuovere e alternare l’uso del digitale, con attività non digitali come la lettura, il gioco all’aperto e le interazioni sociali dirette.
Data la sua complessità, l’allattamento digitale è un fenomeno che richiede un equilibrio attento tra i benefici della tecnologia e i rischi associati ad un uso eccessivo.
Solo con la giusta guida e supervisione dell’adulto, i dispositivi digitali possono diventare strumenti preziosi per l’apprendimento e l’intrattenimento, senza compromettere il benessere dei bambini.
Per approfondire:
- Assagioli R., Psicoterapia dell’io, Astrolabio, 1971;
- Benussi V., Psicologia della comunicazione, Bompiani, 1980;
- Winnicott D. W., I bambini e le loro madri, Cortina, 1987.
Autrice: Lorella Cartia