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Altro da me: il particolare rapporto tra fratelli gemelli

La relazione tra fratelli gemelli si definisce comunemente come unica e speciale, già se si pensa all’esclusiva condizione di iniziare a formarsi ancor prima della nascita, durante la gravidanza, per poi proseguire nel corso della vita.
La continua interazione tra i gemelli condiziona inevitabilmente lo sviluppo individuale per una modalità comunicativa che si caratterizza come molto diversa da quella che si crea nei legami tra fratelli con un ordine di nascita differente, i quali hanno, soprattutto, potuto sperimentare vissuti di unicità ed esclusività.
Nascere già come coppia, non uno, non solo, ma due e insieme, può avere aspetti di valide risorse ma anche di rischi come, ad esempio, quello di manifestare chiusura verso il mondo esterno per dedicarsi alla relazione, spesso simbiotica, l’uno con l’altro, specie se il mondo fuori ha contribuito ad identificare i gemelli come coppia indifferenziata piuttosto che riconoscere e distinguere le peculiarità e le differenze di ognuno.
Ciò potrebbe condurre ad un ulteriore rischio, ossia quello di determinare una distorsione dell’identità personale, difficile da definire, confusa e spesso indifferenziata da quella del gemello, che può rappresentare, soprattutto nel periodo dell’adolescenza, un’incapacità a separarsi ed individualizzarsi.
Tale aspetto potrebbe, in parte, spiegare il perché molti fratelli gemelli manifestino un’alta conflittualità come conseguenza del bisogno di prendere distanza dall’altro e costruire la propria indipendenza.
Sarà, quindi, di fondamentale importanza poter riconoscere, partendo dai genitori stessi, le caratteristiche individuali di ciascun bambino, aspetto questo che viene di frequente, seppur inconsapevolmente, trascurato quando ci si relaziona ai gemelli.
Un rapporto che si costruisce in senso fusionale e simbiotico, rinforzato anche dagli adulti di riferimento, potrà ostacolare non solo un sano sviluppo individuale, ma anche la possibilità e la capacità di instaurare validi legami sociali.
I genitori ricoprono un ruolo e dei compiti basilari per favorire il processo di distinzione e rispetto della specifica identità di ognuno, attraverso comportamenti quotidiani che possono fare davvero una profonda differenza. Tra questi potremmo menzionare:

  • Vestire i bambini in modo diverso, in relazione alle personali inclinazioni, ai gusti e alla personalità di ognuno, così da permettere loro di percepirsi unici;
  • Ricavarsi del tempo da trascorrere separatamente con l’uno e con l’altro, essendo per i gemelli una condizione presente già da prima della nascita quella di far parte di un triangolo, non avendo potuto sperimentare un legame esclusivo, soprattutto con la figura materna;
  • Non chiamarli “gemelli” ma utilizzare il loro nome, aiutandoli così a sviluppare il senso di unicità e riconoscimento di Sé;
  • Sostenerli nelle loro diverse scelte in riferimento agli interessi sportivi, scolastici o relativi ad altre attività che non necessariamente si vogliono condividere con l’altro fratello.

Tuttavia, essere gemelli comporta anche aspetti molto positivi.
È sicuramente definibile come rapporto speciale, non paragonabile a nessun’altra relazione, che permette di apprendere il senso profondo della condivisione e del bisogno reciproco di vicinanza, dei benefici del contatto fisico ed emotivo, della creazione del senso di fiducia verso l’altro e della collaborazione.
Ma ogni persona, per evolvere e formarsi in modo funzionale, deve poter avere anche spazi di autonomia ed indipendenza ed essere riconosciuta come singola.
I fratelli gemelli sono uniti da sempre in un legame senza paragoni che potrà sostenerli ed accompagnarli lungo il cammino delle proprie vite, anche quando si dirigeranno verso strade separate!

Per approfondire:

  • Gibba Marsoni A., Quagliata E., Fratelli e gemelli, Astrolabio Ubaldini, 2010;
  • Feenstra C., Gemelli…e adesso?. Demetra, 2013;
  • Freni G.C., Costellazioni e sistema gemellare, Psiche 2, 2016.

Autrice: Ilaria Corona

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